Io...chi sono e cosa faccio
Potrei dilungarmi in un megapost di lunghezza infinita, dove racconterei di quello che ho fatto in questi anni, e del perchè sono così, ma nessuno lo leggerebbe, perchè sarebbe troppo lungo, e so che alla gente leggere troppo sul monitor non piace, poi ad alcuni leggere pensieri che superano le poche righe è quasi impossibile, quindi non lo farò.
Attualmente io sono, per lo stato, uno studente universitario, che contemporaneamente intraprende una carriera di libero professionista, per alcuni sono un demente, per alcuni un "Povero deficiente a cui hanno messo in casa una connessione internet", per qualcunaltro sono semplicemente una persona speciale.
Per me stesso, non sono niente, cambio così spesso opinione su di me che non mi giudico e non mi analizzo più, io sono tutto e non sono niente.
In sostanza la mia vita si svolge in codesto modo:
Metto in discussione le mie certezze, non mi fossilizzo su qualcosa, ho la mentalità aperta, non è che adoro cambiare idea in modo repentino e continuo, ma ho capito che è necessario a volte non tenere una posizione ferrea per alcune cose.
Sono un internettaro, ma non per scelta come una volta, ma per necessità, sono un lavoratore virtuale, il mio prodotto sono sequenze logiche di bit, che si incontrano e scontrano nella misteriosa, boleeana algebra.
I miei rapporti umani, spesso nascono da un dialogo tra la mia connessione e quella di una altra persona, ma per fortuna non è l'unico modo in cui conosco persone.
Adoro polemizzare, adoro schernire chi si atteggia da saccente e nulla sa, se non nozioni arcaiche, mai aggiornate nella mente, mi piace aggirarmi con la macchina fotografica, come un reporter in missione per un famoso giornale, disposto a correre qualunque rischio, pur di scattare una bella foto, adoro sentire il silenzio dentro di me ogni tanto, adoro evitare le situazioni banali, adoro suonare e cantare, assieme a chi ha piaciere di stare con me.
Adoro stare abbracciato disteso, in silenzio (possibilmente con una donna ), adoro giocare coi bambini, adoro fare tante cose, e certi giorni le stesse cose che adoro le odio.
Questi giorni la malattia che mi costringe a casa, mi sta rendendo iproduttivo, quando si perde la concentrazione sono guai, si diventa totalmente inutili e incapaci, vado a tentare di concentrarmi, sono costretto a terminare un grosso lavoro, è la mia missione, non fallirò.
Attualmente io sono, per lo stato, uno studente universitario, che contemporaneamente intraprende una carriera di libero professionista, per alcuni sono un demente, per alcuni un "Povero deficiente a cui hanno messo in casa una connessione internet", per qualcunaltro sono semplicemente una persona speciale.
Per me stesso, non sono niente, cambio così spesso opinione su di me che non mi giudico e non mi analizzo più, io sono tutto e non sono niente.
In sostanza la mia vita si svolge in codesto modo:
Metto in discussione le mie certezze, non mi fossilizzo su qualcosa, ho la mentalità aperta, non è che adoro cambiare idea in modo repentino e continuo, ma ho capito che è necessario a volte non tenere una posizione ferrea per alcune cose.
Sono un internettaro, ma non per scelta come una volta, ma per necessità, sono un lavoratore virtuale, il mio prodotto sono sequenze logiche di bit, che si incontrano e scontrano nella misteriosa, boleeana algebra.
I miei rapporti umani, spesso nascono da un dialogo tra la mia connessione e quella di una altra persona, ma per fortuna non è l'unico modo in cui conosco persone.
Adoro polemizzare, adoro schernire chi si atteggia da saccente e nulla sa, se non nozioni arcaiche, mai aggiornate nella mente, mi piace aggirarmi con la macchina fotografica, come un reporter in missione per un famoso giornale, disposto a correre qualunque rischio, pur di scattare una bella foto, adoro sentire il silenzio dentro di me ogni tanto, adoro evitare le situazioni banali, adoro suonare e cantare, assieme a chi ha piaciere di stare con me.
Adoro stare abbracciato disteso, in silenzio (possibilmente con una donna ), adoro giocare coi bambini, adoro fare tante cose, e certi giorni le stesse cose che adoro le odio.
Questi giorni la malattia che mi costringe a casa, mi sta rendendo iproduttivo, quando si perde la concentrazione sono guai, si diventa totalmente inutili e incapaci, vado a tentare di concentrarmi, sono costretto a terminare un grosso lavoro, è la mia missione, non fallirò.
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