Ossessionato dal suicidio
Stanotte ero in skypecast, e un mio amico mi ha invitato a joinare "paura della morte...le conseguenze", una chat vocale dove si parlava della paura della morte e di come mutano i comportamenti dell'individuo, quando diventa consapevole della realtà a cui va incontro.
Sono stato a parlare di questo argomento con varie persone fino alle 5 e mezza di questa mattina, ero molto preso dall'argomento, mi sono trovato a colloquiare con persone che pensavano di testa loro, che esponevano le loro argomentazioni in modo interessante.
La presa di coscienza della morte, e la paura del non esistere, è tipica dell'individuo che ha superato i 30 anni, ne ho avuto conferma chiedendo un po' in giro, io ricordo di aver avuto un periodo nel quale ero ossessionato da questa fobia, attorno agli 11 anni, pensavo costantemente all'incognita della morte, poi dopo circa un mese, avevo smesso con questi pensieri.
Stamattina mentre ero con mia nonna, è stata colta da malore, mi sono sentito particolarmente vicino alla morte, non ne ero però spaventato, perchè per me è una cosa molto naturale, un dovere biologico, ne sono quasi affascinato.
Oggi ho provato ad entrare nel Blog del mio suicida preferito, Ciro Eugenio Milani, ma con grande dispiacere ho notato che glielo hanno sospeso causa inattività, per forza da quando è morto non lo ha piu aggiornato nessuno, c'erano ancora un paio di post suoi che volevo leggere con calma, ma oramai non sarà più possibile, mi dispiace che tutte le belle cose che aveva scritto e le sue riflessioni siano andate in fumo.
Anche io come Ciro vorrei avere la forza e la determinazione di togliermi di mezzo, ma sono un vigliacco e non ci riuscirò mai, a volte vivere è un peso insopportabile, un mostro che ti mangia dentro e ti svuota i polmoni.
Quando morirò sarà bellissimo, il mio cervello si spegnerà come un computer in shutdown, così potrò finalmente riposare.
Sono stato a parlare di questo argomento con varie persone fino alle 5 e mezza di questa mattina, ero molto preso dall'argomento, mi sono trovato a colloquiare con persone che pensavano di testa loro, che esponevano le loro argomentazioni in modo interessante.
La presa di coscienza della morte, e la paura del non esistere, è tipica dell'individuo che ha superato i 30 anni, ne ho avuto conferma chiedendo un po' in giro, io ricordo di aver avuto un periodo nel quale ero ossessionato da questa fobia, attorno agli 11 anni, pensavo costantemente all'incognita della morte, poi dopo circa un mese, avevo smesso con questi pensieri.
Stamattina mentre ero con mia nonna, è stata colta da malore, mi sono sentito particolarmente vicino alla morte, non ne ero però spaventato, perchè per me è una cosa molto naturale, un dovere biologico, ne sono quasi affascinato.
Oggi ho provato ad entrare nel Blog del mio suicida preferito, Ciro Eugenio Milani, ma con grande dispiacere ho notato che glielo hanno sospeso causa inattività, per forza da quando è morto non lo ha piu aggiornato nessuno, c'erano ancora un paio di post suoi che volevo leggere con calma, ma oramai non sarà più possibile, mi dispiace che tutte le belle cose che aveva scritto e le sue riflessioni siano andate in fumo.
Anche io come Ciro vorrei avere la forza e la determinazione di togliermi di mezzo, ma sono un vigliacco e non ci riuscirò mai, a volte vivere è un peso insopportabile, un mostro che ti mangia dentro e ti svuota i polmoni.
Quando morirò sarà bellissimo, il mio cervello si spegnerà come un computer in shutdown, così potrò finalmente riposare.
4 Commenti:
Ciao.
Il bello del riposo è che poi finisce, e ci si sveglia riposati. E' bello pensare di andare a riposare per l'idea di come ci si sentirà al risveglio. I computer in shutdown si possono riaccendere, i morti no.
Finché si vive si è vivi...più o meno...forse MENO!
questo fatto sembra dipendere da molti fattori ma in REALTA' dipende da una sola cosa...ed è quella a cui voglio arrivare alla fine di questo commento. Provo a descrivere come in genere ho vissuto nel passato e come penso si viva in genere oggigiorno:
1- lascio che la vita faccia il suo corso senza rendermene conto perché tanto meno ci penso e meglio sto.
2- provo ad interessarmi e a praticare tutte quelle cose che mi provocano un benessere momentaneo così intanto che il tempo passa non ci penso.
3- penso che nella vita bisogna fare tutte quelle cose che tutti gli altri fanno perché è così che deve andare...anche se un po' mi sta sulle scatole sto ragionamento.
4- penso alla morte come una cosa che dovrà accadere prima o poi, ma meglio non fare stronzate perché finché sono vivo la racconto.
5- ecc. ecc.
Se non la faccio breve rischio di dilungarmi troppo. Bene, il fatto è che io vivevo come un morto! Ragionavo come la maggior parte delle persone...intendiamoci: credo che anche il tuo (Dany)atteggiamento nei confronti della vita e della morte sia diventato ormai...normale, scontato! Direi quasi coerente con la vita.
Questa vita non è per me, non è per te...forse non è vita...
quello a cui volevo arrivare all'inizio è che il motivo di questo sentimento verso la vita e la morte è che noi non conosciamo nè la vera vita, nè la vera morte!
E viviamo da morti quando dovremmo vivere...anche dopo la morte!
All'improvviso nella mia vita ho fatto un incontro che non dimenticherò mai: Gesù ti cambia la vita...direi che Lui è la VITA che tutti noi infondo vorremmo vivere...Lui ci ha creati per questo, e per vivere insieme a me e a te! Parliamoci chiaro: tu pensi che dopo la morte ci si riposi? Non credo proprio! O si crepa di dolore, o si VIVE ATTIVAMENTE tutto ciò che Dio ha tenuto in serbo per noi! Per chi, una volta che lo ha conosciuto davvero, confida in Lui e vive in Lui già da adesso! Questa è e sarà per sempre la verità, che te ed io ci crediamo o no.
Ho smesso di credere prima nella chiesta e poi in Dio diverso tempo fà, però sono cristiano, nel senso che credo in quello che è scritto nel vangelo sia ciò che è necessario per vivere bene, ma non credo assolutamente che Gesù sia figlio di Dio.
Dio è invenzione dell'uomo, nasce dal bisogno di dare un senso alla vita, è il prezzo che abbiamo dovuto pagare per evolverci.
L'intelligenza ci ha causato un buco esistenziale, che cerchiamo di riempire in tutti i modi, c'è chi lo riempie con la musica, chi con l'alcool, chi con Dio.
La prova della non esistenza di Dio è il fatto che ogniuno ha la sua religione, la religione nasce come regolatore della società, per stabilire ordine, dove regnerebbe il caos e l'anarchia.
E' facile dare risposta al tuo ultimo commento...sono capaci tutti a cercare di convincere la gente parlando ad libitum di queste cose...ma non voglio parlare di ciò che tu credi che sia la chiesa o la religione o un'idea di un dio che non esisterebbe perché di religioni ce ne sono troppe...(onestamente prima ero veramente la tua fotocopia, le ho già ragionate tutte queste cose da circa 15 anni...) Il fatto è che pensavo ragionassi un po' più liberamente, e invece sembri molto legato dall'ideologia comune su Dio, le religioni e la chiesa, e le invenzioni...come se nessun credente ragionasse con la propria testa, però non fa niente.
Ti dicevo, prima ti ho parlato di un incontro, e un incontro si fa per forza con qualcuno... io ho incontrato Gesù, e conosco centinaia di altre persone che ragionano (non i soliti caproni), e che come me lo hanno incontrato davvero! Non so se mi sono spiegato..ti posso dire che il 26 settembre '04 alle 19 circa ho sperimentato realmente la presenza di Gesù risorto. Te lo dico così perché poi da allora ho continuato a sperimentare sulla mia pelle migliaia di altre grazie di Dio etc.(Ripeto che non sono il solo)
Considera che non mi sto inventando tutto e che sono a conoscenza di quelle pseudo-esperienze (ci metto in mezzo anche molti pseudo-cristiani) che di solito sono false e provocate dall'autoconvincimento...
Insomma è troppo lunga da spiegare e poi mi ero ripromesso di non risponderti a tono perché non serve a nulla!
Quello che invece davvero conta è che se l'ho incontrato io che ero come sei te, PUOI incontrarlo anche te! Per 'incontrarlo' intendo proprio sentirlo, toccarlo, parlargli e lasciarlo vivere in te...Lui è risorto, è Dio, è quì, ti è vicino DAVVERO..ti ama di un amore che nessun'altro può darti perché lui lo fa GRATIS e soprattutto per sempre anche se pensi di deluderlo!
Pensaci (non troppo), ma soprattutto fidati e attendi. Lui non ti vuole violentare...ti vuole amare!
Volevo parlarti non di sapienza e scienza che sia io che soprattutto te ne abbiamo fin sopra i capelli (perdonami lo sprazzo di superbia), ma di VITA REALE che comunemente non viene esposta dagli altri e, purtroppo, nemmeno dalla stessa chiesa (anche se ultimamente Dio sta facendo grandi cose nella sua chiesa..hai mai provato a convincere un prete di una tua idea? Allora capisci che ci può solo un miracolo :D )
A presto, Stefano
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