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martedì, maggio 15, 2007

I Rituali

Stavo pensando a quanto siamo legati ai rituali.
Un rituale umano è una serie di operazioni che vengono ripetute nella stessa sequenza, anche se consapevoli che tali operazioni non servono a nulla.
Facciamo il primo esempio che mi viene in mente, parliamo del Battesimo.
Il battesimo è un rituale che prevede la cancellazione del peccato originale da un bambino appena nato, tramite l'utilizzo dell'acqua benedetta lasciata colare sul suo capo.
Il battesimo non ha alcun senso, la scienza ha dimostrato da tempo che la storia di adamo ed eva è una delle più grosse puttanate che ci siamo mai inventati nel passato, in quanto l'uomo non è stato creato da dio, ma dalla natura tramite i suoi processi evolutivi.
Mi viene in mente quando ero piccino e andavo alle elementari dalle suore, e un bambino della mia classe chiese alla maestra: "Maestra, ma l'uomo non discende dalla scimmia ?" e lei rispose "Ti piacerebbe sapere che un tuo antenato era uno scimpanzè ?", questo tanti non vogliono accettare, che l'uomo è solamente l'animale più evoluto.
Così ci ritroviamo tutti in chiesa col prete, a fare battezzare nostro figlio, anche se poi in settimana non andiamo a messa, perchè fondamentalmente siamo legati ai riti, ci piace mantenere una tradizione, ci piace festeggiare assieme ai nostri amici la nascita di nostro figlio, col pretesto del rito.
Il guaio è che esistono persone adulte, che a certi riti ci credono veramente !
Siamo legati al rito in generale, perchè ci da sicurezza, sappiamo che compiendo delle determinate azioni in una certa sequenza andrà tutto bene.
Quindi per andare al lavoro in macchina facciamo sempre la stessa strada, dopo il risveglio compiamo una serie di azioni preparatorie a uscire che si svolgono praticamente sempre nella stessa sequenza e così via.
Secondo me, alcuni cattolici(e non solo), potrebbero essere catalogati tranquillamente dalla medicina, come malati affetti da sindrome ossessivo compulsiva.
La sindrome ossessivo compulsiva, consiste in un individuo che proverebbe sofferenza nel non poter eseguire una serie di rituali, che non servono a nulla e fanno perdere tempo.
Il paragone è ironico, comunque fa riflettere, il cattolico si fa il segno della croce ogni volta che vede una chiesa, si fa la genoflessione ogni volta che entra in chiesa, dice le preghiere prima di andare a letto, dopo che si è svegliato, prima di mangiare, recita il rosario, compie una serie di azioni che si chiamano messa, e se non le fa sta male perchè ha il timore che dio lo veda e lo possa punire, io quando ero cattolico, andavo a messa anche con la febbre, perchè avevo timore che dio potesse punirmi in quanto era peccato mortale.
Comunque se analizziamo la nostra vita, siamo legati a tutta una serie di stupidi rituali senza senso, perchè nei rituali ci sentiamo al sicuro, ci tocchiamo le palle se uno ci augura una sfiga, anche se sappiamo che non serve a niente, magiamo la frutta alla fine dei pasti, quando sappiamo che è un alimento che va mangiato da solo o prima dei pasti ecc ecc.
Se vi viene in mente qualche altro rituale senza senso, scrivetelo nei commenti.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Battesimo è letteralmente "immersione". Cristianamente ricevere il Battesimo significa immergersi in Dio, ricevere vita da Lui. Conseguenza del Battesimo è il perdono, o remissione, di tutti i peccati, quindi delle conseguenze del peccato.
Con questo strumento di Dio in favore dell'uomo (non ideato come rituale) viene spezzato ogni legame con satana e con il peccato che carnalmente ci portiamo dietro in quanto umani.
Naturalmente infatti, come posso notare anche nel tuo caso, l'uomo è portato a non stare con Dio, in alcuni casi a non crederci proprio. Questa deviazione prende il nome di peccato. Effettivamente non voler stare con Dio è un peccato, visto che solo in Lui è possibile ricevere la Vita!
Il Battesimo quindi è l'inizio della nostra vita in Dio e della vita di Dio in noi. Ovviamente serve a poco se poi da parte nostra non c'è coerenza con la vita ricevuta.

Il "rituale" è sempre svolto mediante l'atto del 'sacrificio', che letteralmente significa 'sostituto'. Dio non ama molto i sostituti. In un passo del Vangelo Gesù rivolgendosi ai farisei, i fedeli ebraici di allora, dice: (Matteo 9,13) "Or andate e imparate che cosa significhi: Voglio misericordia, e non sacrificio". E poi nel Salmo 50,18-19: "Poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi."
I rituali appagano l'uomo ma non Dio. Hai ragione quando dici "...e se non le fa sta male perchè ha il timore che dio lo veda e lo possa punire, io quando ero cattolico, andavo a messa anche con la febbre, perchè avevo timore che dio potesse punirmi in quanto era peccato mortale." Ma questa è la visione cristiana distorta che gira da secoli per farci credere a tante stupidaggini, e permettere che molte cose nella nostra vita sostituiscano Dio!
L'uomo non si sente appagato se non segue i suoi rituali, ma in questo modo Dio non riceve altro che i 'sostituti' del cuore umano, mentre Lui desidera con tutto il suo cuore che noi ci presentiamo a Lui così come siamo, con il 'cuore in mano'...

A presto

2:54 AM  

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